venerdì 30 novembre 2007

Ready, set, go!!


Tutto è pronto (quasi...) per domani mattina. I tre avventurieri sono bene o male i soliti: chi vi scrive, il Gotta (prode kamikaze!) e Tatiana. Henry ci ha dato forfait all'ultimo momento e il buon Andrea si sta ancora riprendendo dagli acciacchi dell'ultima avventura. Se tutto va come deve ci si legge domenica sera o lunedì! Buon weekend a tutti
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Everything is more or less ready for the early start tomorrow morning in Porlezza. There's nothing really challenging in paddling Lake Ceresio, ecept for the fact that we expect an air temperature of more or less 6/7 degrees and we plan to arrive at Laveno Ponte Tresa after the sunset. However the next two days will be a nice paddle, let's hope in a nice weather; the meteo is with us. At least we expect no rain... C U on Monday!

giovedì 29 novembre 2007

New Qajaq website


E' fresca di oggi la comunicazione del nuovo sito web di qajaq ( www.qajaq.it ) . Qajaq è il produttore di kayak da mare italiano di riferimento, e sotto alcuni punti di vista i suoi kayak sono davvero ottimi. A mio avviso la qualità costruttiva degli stessi è davvero eccezionale! Bè che dire... il nuovo sito è molto bello, fategli una visita ;-) .
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Qajaq ( www.qajaq.it )is the most important and known kayak manufacturer in Italy. The company produces the most populars "advanced" kayaks in my country, like the "Viking" and the "Island of Sardinia". In my mind the quality costruction is really outstanding, but the design itself could be improved under some aspects. However have a look at the new site, it worth a visit.

mercoledì 28 novembre 2007

Italian and English

Da oggi per LarioSeaKayak inizia un nuovo periodo di sperimentazione, quella bilingue. Non so che risultati porterà e se sarà una buona cosa... però proviamo!
Voi che ne dite?

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From today i will start a test period where every post will be in Italian and English. I have to understand how much time it takes to blog in both languages, and if it will get the blog most popular or visited from foraign readers...
What do you think about it?

Ceresio stiamo arrivando!

Il gruppo di "Dannati" che affronterà l'epica impresa non è ancora deciso, di sicuro c'è chi vi scrive e la granitica Tatiana. Stasera incomincio a costruire la solita pila di attrezzatura in soggiorno... anche se questa volta le dimensioni dovrebbero essere molto contenute.

domenica 25 novembre 2007

Bilingual Blogging

Guys i would like to blog in both Italian and English language. I am aware of google translator but i don't like very much the way it works, mostly because it's horrible!
So i would prefer to write my posts twice, one in Italian and one in English. A good way to public this would be a nice link (or something like this) to read the English post. The problem is that i can't find such an option on blogger.
Any idea/suggestion would be grately appreciated.

Kayaking Australia

Il Solito Wenley ci racconta di Marcus Demuth, un kayaker inglese che pagaiando una parte dell'Australia ha doppiato capo Leeuwin, uno dei famosi tre capi di Motessieu (insieme all'Horn e Capo di Buona Speranza). A mio avviso una lettura interessante, per non parlare delle agghiaccianti foto di squali presenti sul suo blog!

venerdì 23 novembre 2007

Olympus 770SW

Io ve l'avevo detto che era un periodo di importanti novità in fatto di attrezzatura! Fra queste non poteva mancare la mia satanica e agognata nuoverrima macchina foto! Conosco già il modello e sto pensando di farmi dare una provvigione da Olympus, a causa di quelle fatte comprare ad amici ovviamente.

Bè che vi posso dire? solidissima, di buona qualità e pronta a TUTTO!

Presto vi posto qualche foto da Lei prodotta.

P.S. : la foto l'ho fatta con il cellulare nè!

Ocean Paddler Magazine Numero 5

Finalmente è arrivato! Uno dei punti forti di questo numero è la recensione di tre diverse mute stagne, una americana (Kokatat) e due inglesi, (Palm e Reed). Bè, non è senza un certo trionfo che vi comunico che Kokatat svetta un quanto a vestibilità, impermeabilità e traspirabilità! Il fatto che sia considerata cara anche da loro lo trovo un fatto assolutamente trascurabile...

mercoledì 21 novembre 2007

Weekend sul Ceresio

Direttamente dal sito di Sottocosta vi riporto questa proposta Tatiana:

Il bistrattato gruppo de "I dannati del kayak da mare" è lieto di invitare tutti coloro che amano pagaiare sui gelidi laghi del nord per mooooolti chilometri ed in corte giornate invernali ad unirsi a noi per un fine settimana di allenamento in vista di traversate ben più impegnative... Si richiede una notevole resistenza ed abitudini acquisite alle pagaiate in climi rigidi... molto rigidi. Per maggiori informazioni, e dopo attenta riflessione, potete contattare Maurizio: 3470602007 oppure Tatiana: 3384746694

martedì 20 novembre 2007

Qajariaq family

Sembra che questo modello di kayak stia diventando un vizio di famiglia!

http://www.valleyseakayaks.com/qboat.htm

Mio papà, dopo un attimo di riflessione, ha concluso l'acquisto di un Q-boat usato ma in ottime condizioni. Il kayak è con lo scafo bianco e la coperta gialla, molto "english style". Non appena avrò una foto di noi in kayak posto senza esitare.

lunedì 19 novembre 2007

Periodaccio!

La mancanza di tempo per il sottoscritto è sempre stata cronica... e questo periodo non fa eccezione.
Sabato sera, facendo tutto di corsa, sono riuscito ad assistere a "La canoa italiana esplora il mondo", a Milano. Secondo me la manifestazione merita assolutamente, oltretutto è una finestra sul kayak da fiume veramente unica per noi marini.
Speravo di incontrarvi un sacco di gente, invece oltre ai "soliti" non ho tovato nessuno (leggi gli amici del GECKO e di Lariokayak) spero di rimediare presto.
All'orizzonde c'è una mezza impresa titanica, al momento ancora top secret ;-) e il giro del Ceresio in due giorni. Sperando che vada meglio del giro del Lario!
Cmq vi tarrò aggiornati.

venerdì 16 novembre 2007

Ocean Paddler Magazine Numero 5

Il quinto numero della mia rivista preferita incombe, ancora una volta ve la consiglio


Il fine settimana si preannuncia di stampo kayakistico, e meno male! ;-)


martedì 13 novembre 2007

Sulle orme di Andrew

Come segnalatomi dal mitico Nazza due ragazzi stanno cercando di coprire la distanza tra la Tasmania e la Nuova Zelanda in kayak. http://mediacenter.corriere.it/MediaCenter/action/player?uuid=bde8ed7c-91de-11dc-8dca-0003ba99c53b&rcsrid=vaschettaMC_corriere_1 , oppure sul sito ufficiale: http://www.crossingtheditch.com.au/ .
Come riportato correttamente dall'articolo la traversata era già stata tentata da Andrew McAuley http://www.andrewmcauley.com/ all'inizio di quest'anno. Purtroppo sappiamo tutti come andò a finire...
Ci terrei particolarmente a sottolineare la grossa differenza tra le due imprese. Andrew utilizzava un kayak di serie per fare questa impresa, oltretutto era DA SOLO. Cosa non banale...
Un grosso in bocca al lupo ai due temerari!

lunedì 12 novembre 2007

560 visitatori in un mese

Il 9 novembre è trascorso un mese esatto da quando siamo "passati" sulla nuova piattaforma, ovvero blogspot. Da allora abbiamo avuto 560 visitatori circa, un bel passo avanti! E se posso permettermi un risultato non da poco per il blog in italiano ;-).

domenica 11 novembre 2007

Quando dry significa DRY!

Verso le 16.30 di ieri pomeriggio, fra una folla di curiosi, mi sono imbarcato per una breve sessione di eschimi. Sono partito dal solito molo di S. Agostino a Como e mi sono fermato poco dopo Villa Geno. Un miglio circa, forse meno; giusto per sottrarmi dalle acque torbide di como e dalla curiosità dei passanti. Non ho esagerato con gli eschimi, un quarto d'ora circa: una ventina di eschimi in tutto e un reentry and roll fatto con calma, giusto per mettere alla prova la mia nuova kokatat. Bene, se non l'avessi provato personalmente non ci avrei mai creduto: tornato a casa e tolta la stagna ero ASCIUTTO!!! Nemmeno i piedi mi si sono bagnati! Sentivo l'acqua all'interno dei calzari ed ero sicuro che fosse entrata; invece niente, NIENTE!!! Tolta la stagna ho rimesso le scarpe come nulla fosse!
Che dire? Gran bel lavoro Kokatat! Soldi ben spesi.

venerdì 9 novembre 2007

LA CANOA ESPLORA IL MONDO

La manifestazione in oggetto è un appuntamento storico per i kayaker Italiani, io personalmente penso di esserci. I presenti potranno assistere a un video riguardante una raffinata esibizione del sottoscritto mentre entra in kayak a Venezia in modo poco pachidermico. Per fortuna hanno censurato l'audio.

Ecco la locandina:

Tutto è pronto per la 20^ edizione de
"LA CANOA ESPLORA IL MONDO"
serata di videoproiezioni e dia
organizzata dal CANOA CLUB MILANO

Sabato 17 novembre 2007, ore 20.30
presso il CENTRO S. FEDELE a Milano via Hoepli 3/5,

Alla seguente pagina web del sito CCM
http://www.canoaclubmilano.it/index.asp?page=canoaesploramondo
potete vedere la nuova locandina con il programma della manifestazione e la pagina aggiornata di sponsors e donors
Ingresso dalle ore 19.30 per vedere l'expo dei prodotti e dei nuovi prototipi

giovedì 8 novembre 2007

Greenland Paddle

Qui in italia la maggior parte dei kayaker marini utilizza pagaie groenlandesi. Penso che il motivo principale sia l'orientamento turistico, anche a lungo - lunghissimo raggio, praticato dai kayaker nostrani.
La grande domanda di pagaie di questo tipo viene per lo più soddisfatta da un produttore italiano di pagaie Groenlandesi: il mitico Niko, one man company di Avatak ( www.avatakpagaie.com ). Recentemente ho ritirato da lui una nuovissima e fiammante Greenland smontabile; che vi posso dire? come altri molti altri kayaker prima di me l'ho trovata eccezionale, assolutamente all'altezza del modello normale e VERAMENTE BEN FATTA!
Insomma, per il sottoscritto è un periodo di massicce novità in fatto di atterezzatura... e non è ancora finita!
A tutti consiglio caldamente un visita al sito di Avatak.

mercoledì 7 novembre 2007

DrySuit

Il e il feroce Gottazord ormai ci conosciamo da anni... ma solo recentemente ho imparato una cosa: passategli un link di attrezzatura da kayak dopo le 17 ed esaurirà la disponibilità della carta di credito! Così è stato per le nostre DrySuits.
In italia questo tipo di indumento non è molto diffuso. In primo luogo per la temperatura dell'acqua, mai freddissima, ma nche (soprattutto) per il costo non banale di questo tipo di attrezzatura... che da noi non è nemmeno importata!
Comunque dopo anni di tentennamenti, ricerche e false partenze, ho scatenato il buon Gotta che in 15 minuti ha prosciugato la sua visa sul sito di NRS ( http://www.nrsweb.com/default.asp ) acquistando sia per lui che per me.
Da ieri sera quindi sono il fortunato possessore di una Meridian GMER by Kokatat, l'oggetto in questione non è propriamente economico ma la fattura e le finiture secondo me valgono ampiamente l'acquisto. L'unica cosa che manca è un vero e proprio test in acqua; al quale provvederemo questo fine settimana.

martedì 6 novembre 2007

E' arrivato!!


E' arrivato! E' arrivato!
Stamattina mentre uscivo di casa è squillato il telefono..
"Pronto?"
"Buongiorno, è la SDA, ho un pacco internazionale da consegnare!"
"DAVVERO???"
"Si, però la chiamo perchè c'è un bel po' da pagare di dogana!"
"Ecco..."

Pacco consegnato a casa alle 13.. stasera alle 19 c'avevo gia Maurizio fuori dal cancello in ansia ;)

Lascio a Maurizio ogni commento e descrizione sul suo nuovo satanico acquisto, io mi limito a dire che per quanto mi riguarda sono davvero contento (si lo so che il colore non è dei migliori -da milanista poi..- e che non s'intona con il kayak.. ma vista l'occasione va benissimo cosi!)!
Comunque va provato tutto al piu presto!

Un attimo di poesia

A chi mi conosce questo post suonerà sicuramente strano. Chi vi scrive di poetico o filosofico ha sempre avuto ben poco, le uniche esternazioni poetiche che mi vengono comunemente riconosciute sono quelle gastrointestinali; detto questo mi è sembrato particolarmente bello e interessante il brano inoltratomi dal mitico Nazza, al secono Davide Nazari. Uno dei pochi e veri "uomini di mare" che io abbia mai conosciuto, buona lettura.


Non voglio ora discriminare tutta quella parte di umanità che per circostanze di vita o per occasioni mancate, ha eluso dall'esistenza il suo rapporto con il mare. Il mare è innanzitutto uno stato d'animo, un'inclinazione emotiva, una vocazione congenita alla propria natura.

Si può essere uomini (o donne) di mare anche restando una vita intera sulla terra, poiché l'esperienza reale è a volte più debole e meno avventurosa di un anelito interiore e di tutto ciò che esso può determinare nella vita solo pensata e immaginata.

Chi sono dunque gli uomini di mare? Ne ho incontrato qualcuno nel corso degli anni, più sui libri o nei sogni, a dire il vero, che sulle banchine di un porto; ma mettendo insieme i pezzi degli uni e i frammenti degli altri, mi sono fatta un'idea di cosa intendo quando penso ad un uomo di mare.

Penso ad un essere che nel volto esprime bellezza e tormento; penso ad una voce capace di note profonde come di smisurati silenzi; penso ad una disposizione del vivere che, come direbbe Benedetto Croce, sia "l'unione del tumulto e della calma, dell'impulso passionale e della mente". Penso, tuttavia, ad un essere in qualche modo eletto, la cui anima sia solcata dalla scia di un'eterna ribellione, da un moto di vitale tensione.

E immagino anche che un uomo di mare navighi tra i suoi giorni e le sue notti cercando approdo nell'arcipelago dei sentimenti estremi e contrapposti, e sfugga sempre agli ancoraggi definitivi e irrevocabili.

Gli uomini di mare a cui penso hanno dentro di sé cieli azzurri e tersi sopra mari in burrasca; cercano lagune radiose tra le scogliere battute dal vento, riescono a costruire castelli di sabbia su una riva saccheggiata dalle onde dell'oceano. Vivono insomma in quella selvaggia sponda della vita dove l'istinto e la ragione si combattono in un abbraccio inestricabile. Gli uomini di mare che vorrei incontrare hanno nei pensieri il respiro degli spazi sterminati, la perturbabilità delle emozioni, l'impeto di un'onda e la sua stessa resa.

Agli uomini di mare vorrei che il mare stesso avesse detto che quella solare superficie non è che l'altra faccia della sua profondità e che la calma di vento segue alla tempesta. Vorrei che dicesse loro, di come ogni ombra disegni l'esatto profilo del sole, così come ogni bagliore di felicità sia l'emersione dal sottofondo di un dolore.

Negli uomini di mare, le rare volte che li incontri, incroci quello sguardo impenetrabile di chi negli occhi riflette sempre un punto di fuga più lontano; è uno sguardo benevolo e fuggente; in quegli occhi, a guardar bene, vibra la luce di una cieca infatuazione per la libertà.

Gli uomini di mare che ho letto e visto hanno sempre qualcosa di tutto ciò che ho scritto: li attraversa una corrente, li lambisce un'illusione, li tiene in vita un orizzonte. Nessuno di essi ha l'animo legato ad un ormeggio, il cuore fermo in porto e una rotta già scritta sulla carta. Per tutti loro il mare, mi è sembrato di capire, è la terra di una vita promessa, è il ricordo di una libertà negata, il risveglio di una libertà sognata. O, più semplicemente, l'aspirazione ad una vita che viva sopra le righe, sopra le onde, sopra le ore e i giorni.

da "le parole del mare" di Valeria Serra

Note for the english readers:

Guys i'm sorry for thys post in italian, it's a poem so i think that Google Translator will badly change it. However i don't think i could be able to translate it in a decent way ;-).

sabato 3 novembre 2007

Caporetto!! avanziamo verso le retrovie...

Ebbene si, prima o poi doveva succedere che una escursione non arrivasse alla fine... e alla fine è successo. Bilancio: 1/4 dell'escursione completata (qualcuno è arrivato a metà), un kayaker con la caviglia distorta e uno con la febbre!!

Vi riporto un breve resoconto:

Partenza da como giovedì 1 novembre con 40 minuti di ritardo (oltre il ritardo stimato), quindi tutto regolare. Partiamo di buona lena e senza problemi particolari. Il mio kayak è veramente sovraccarico, però il lago è come uno specchio; quindi nessun problema. All'altezza di balbianello (Lezzeno) incontriamo Luciano e Marco Ferrario che ci vengono incontro. Decidiamo di mangiare insieme a S. Giovanni di Bellagio; come da programma. Ripartiamo, in strepitoso ritardo, dopo aver mangiato un pasto caldo ma frugale. Dopo un paio d'ore di navigazione giungiamo a Onno e succede il primo disastro: Andrea scivola e si distorce una caviglia!!! Al momento sembra nulla ma la mattina dopo vedremo che sarà un problema il solo alzarsi. Qui salutiamo Luciano e Marco Ferrario che sibillinamente tentano di convincerci a una sosta in zona... ma noi, imperterriti decidiamo di riprendere il lago!
Ci copriamo adeguatamente per l'incombente oscurità, purtroppo però all'altezza di Abbadia il malessere del buon Gotta si accentua. Ci consultiamo sulla possibilità di cercare un campeggio ad Abbadia ma decidiamo saggiamente di proseguire. (Il giorno dopo passando di li ho potuto constatare che i campeggi erano tutti chiusi!!). Proseguiamo comunque verso Lecco, e vi arriviamo che è ormai notte con un Gotta sempre più prostrato. Ci disponiamo il fila indiana, io per primo, il Gotta secondo e Andrea che chiude. Orientandoci con la cartina passiamo i 4 ponti e troviamo finalmente l'agognato campeggio; dopo una abbondante ora di navigazione al buio e 48.6 km (27NM). Spedito il Gotta sotto la doccia montiamo tenda e brandine prima di essere prelevati da Felice del gruppo GECKO (CK90), che ci da gentilmente uno strappo verso una pizzeria della zona. Rifocillati dormiamo bene tutti e tre, anche se in tenda.
La mattina dopo purtroppo i miei due compagni mi confermano la loro impossibilità a continuare, nulla di tragico si intende; è solo un peccato per una avventura che finisce prima del previsto in un modo veramente poco piacevole. Decido comunque di continuare e percorrere la seconda tappa in solitaria. Non sto a raccontarvi i colori del lago o il bel tempo incontrato, a questo punto sarebbe crudele.
Sono giunto a Piona la sera di venerdì 2 novembre alle ore 6.20, l'atterraggio è stato diverso dal solito, in quanto alcune luci normalmente accese ieri sera erano spente... comunque tutto nella norma. I km percorsi a questo punto non hanno nessuna importanza.
Ho deciso di non continuare per tutto il programma perchè fare il giro del lago in solitaria non era il fine di questa escursione. Dovessi decidermi lo farò un altra volta, oltretutto le ultime due tappe erano state oggetto di altrettante escursioni anche recentemente... quindi seppur magnifiche non avevano più una grande attrattiva per il sottoscritto.

Che dirvi... alla prossima

Maurizio

Ringraziamenti:
A nome dei tre kayaker coinvolti in questa escursione ci tengo molto a rigraziare:
Roberta, che come shore team è stata indispensabile
Felice del CK90, per tutto, info sulla meteo locale, consigli, trasporti, pazienza, ecc... ecc... ecc...
Luciano Belloni, per la compagnia e i preziosi consigli
Corrado del CK90, per l'interessamento